Lombardia epicentro europeo della ricerca in campo ambientale

“Un centro di ricerca ambientale straordinario. La Lombardia è epicentro europeo anche in questo ambito. Abbiamo raggiunto grandi risultati negli ultimi vent’anni, ma con la ricerca possiamo alzare l’asticella. L’emergere di microinquinanti, tra cui le microplastiche, impone lo sviluppo di metodi di risanamento e approcci sempre più innovativi e sostenibili, così come i costi legati alle bonifiche impongono sistemi innovativi che consentano anche un risparmio di risorse. Eni dimostra di essere all’avanguardia su questo”.

Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, che ha visitato i laboratori ambientali e di biologia del Centro ricerche Eni di San Donato milanese, sito dedicato allo sviluppo di nuove tecnologie per l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali e per la tutela dell’ambiente, allo sviluppo di nuovi processi industriali e alla formulazione di prodotti innovativi per la mobilità sostenibile. Nei Centri Ricerca Eni lavorano circa 1000 ricercatori, fra cui 300 nell’area laboratori, dove sono presenti circa 2000 apparati sperimentali e vengono svolte più di 100.000 analisi all’anno.

“Nei propri laboratori – ha aggiunto Maione – Eni ha sviluppato dispositivi in grado di rimuovere in modo rapido ed efficace gli idrocarburi dalle acque sotterranee evitando il prelievo di acqua e sistemi di monitoraggio innovativi delle fasi di bonifica oltre ovviamente a una costante ricerca sui biocarburanti. Una eccellenza per la Lombardia e per l’Italia”.

“Le tecniche di bonifica messe a punto nei laboratori Eni di San Donato, sperimentate e applicate in campo da Eni Rewind, la società ambientale di Eni sono di chiaro interesse per il nostro territorio. Il maxi piano di bonifiche che abbiamo in mente prevede interventi complicati e attesi da decenni. Ricerca e tecnologia – ha concluso l’assessore – sono alleate imprescindibili per ottenere risultati concreti”.

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